Fin dall'inizio del movimento Q., sia George Fox, il Fondatore, che i suoi seguaci operarono, direttamente o indirettamente, per la pace e per la giustizia, come puro e doveroso effetto dei loro principi di fondo.
Il credere alla Luce interiore di Cristo, che non è riservata a pochi privilegiati, ma deve essere tesoro di tutti; e il dovere di trattare tutti alla stessa stregua, su un piede di eguaglianza - da cui derivò una serie di doveri, quali quello di dare del "tu" a chiunque, di non togliersi il cappello e di non fare riverenze a chicchessia, il rifiuto del giuramento che portò molti soldati, "convinti" di quaccherismo, a non rispettare più la disciplina e la gerarchia militare, ed a dimettersi dall'Esercito di Cromwell o ad esserne scacciati. (v. Wm Dewsbury ed altri). Lo stesso vale per i civili Q, che applicarono questi dettami e ne ebbero spesso conseguenze pesanti.
Per quanto riguarda personalmente George Fox (1624-1691), il suo impegno per la pace e la giustizia parte da lontano, e per motivi più profondi.
1651: Il Rifiuto
Mentre era in Carcere, George Fox ricevette l'invito a
comandare un gruppo di soldati a favore della Repubblica.
Era una occasione da non perdere per chiunque avesse vanità, voglia di
gloria terrena, paura di soffrire ancora il carcere e bisogno di libertà.
Fox, rifiutando l'invito, si condannò ad altri sei mesi di carcere ed alla
incomprensione di chi cerca i beni di questo mondo,
ma la sua mente e il suo spirito si muovevano su un altro piano,
là dove ogni causa o voglia di guerra non esiste.
1656: "Quel tanto di Dio che c' è in ognuno"
Questo principio, uno dei più importanti di Fox e del Quaccherismo, che sotto
molti punti di vista fa la differenza con altri rami del Cristianesimo se viene
accettato e portato alle sue estreme conseguenze, è anche spesso frainteso.
Sebbene le sue proiezioni sociali siano numerose e ponderose:
il rispetto dell'Altro, cioè del pensiero, della religione, della etnia,
della cultura, della storia, della politica, della vita dell'Altro -
è prima di tutto dal soggetto, che apprende e accetta
la suddetta concezione, che bisogna partire.
Prima di quella frase c'è una parolina: "Rispondendo a...".
Quindi?
Io, che ci credo, devo per primo rispondere
a quella parte di Dio che è in me.
E come si risponde? Mah!
Intanto onorandola, rispettandola, col pensiero, la parola e l'azione.
Dando l'esempio che deve offrire chi è convinto di avere
in sé una misura di Dio.
E poi, non troppo "poi", occorre trarne tutte le
conseguenze socio-religiose che sottintende,
a partire dalla nonviolenza per finire con la nonviolenza.
(v. Avv.)
1661: La Dichiarazione al Re Charles II.
A quel tempo G. Fox aveva solo 36 anni.
Ma era ormai maturo per portare a compimento la sua missione nel mondo.
Neppure un grande sconvolgimento, provocato dai Fifth Monarchy Men, che
pretendevano con la forza di imporre
un Regno di Cristo sulla terra, né la durissima
sanguinosa repressione che ne seguì, né l'arresto di numerosi Quaccheri,
confusi dal Governo con i ribelli suddetti, mise in crisi George Fox.
Sapendo di interpretare ormai il sentimento irenico e il pensiero dei Quaccheri,
sottopose al Re questa Dichiarazione con l'intento di chiarire
la loro posizione non politicamente rivoluzionaria,
e per ottenere la scarcerazione dei Q innocenti.
Anche se è un testo di difficile comprensione, nel suo complesso è chiaro che:
Fox denuncia chi, facendo confusione, vuole compromettere il Movimento;
attacca tutti i guerrafondai che alimentano le guerre, chi le conduce e chi le
combatte;
chiarisce che invidia e cupidigia possono essere causa di guerra;
e soprattutto espone il concetto che la violenza non va utilizzata in nessun
caso, neppure per una buona causa - perché la violenza la rende cattiva.
Altro grande personaggio Q del primo periodo, la cui opera per
la Pace e la giustizia ha un posto nella storia del Mondo, fu
William Penn (1644-1718).
Fondatore della Pennsylvania, scrittore e pensatore ispirato,
celebre anche per il suo rispetto per gli Indiani, con cui fece
il Great Treaty del 1683 e il Trattato del 17O1 durante la Great Assembly.
Gli uni, i Quaccheri, e gli altri, gli Indiani, su un piede di parità,
di rispetto reciproco e di collaborazione,
che furono onorati da entrambe le parti fino al 1754.
Avendo il Consiglio della Pennsylvania votato per organizzare un
esercito, i Q, non più maggioranza assoluta, si dimisero (1755),
mantenendo, per quanto li riguardava, i loro principi.
1693) Mentre è in Inghilterra, e si nasconde per evitare il carcere, di cui ha già provato la durezza, e ancora la proverà, William Penn scrive il celebre saggio: -Verso la Pace presente e futura dell' Europa - una proposta di Società delle Nazioni ante-litteram.
Terzo grande personaggio Q alla fine del primo periodo, che portò un grande
contributo alla giustizia fra gli uomini e la collaborazione fra le nazioni, fu
John Bellers (1654-1725).
Fra i saggi di Bellers indichiamo:
Tematiche sociali curate dai Quaccheri - ovvero:
tanti modi per rispondere a quel tanto di Dio che è in ognuno.
Si noti quanta somiglianza vi sia tra i seguenti principi e attività,
e la Nonviolenza attuale, almeno in teoria.
Vediamone alcuni.
Collaborazione. Esempio. I Quaccheri con Gandhi, in India: dalla fine degli Anni '20 alla sua morte, quali: Reginald Reynolds, il Servizio quacchero di Assistenza (Quaker Service Unit), Horace Alexander e Marjorie Sykes, in India con lui e dopo di lui - per citarne alcuni. Tra i più noti collaboratori e studiosi di Gandhi vedi i già citati : Reginald Reynolds, Horace Alexander, Marjorie Sykes, e Rufus M. Jones.
Elizabeth Fry (1780-1645).
Nel 1812, dopo un incontro con Stephen Grellet (1773-1845), ebbe
inizio il suo impegno per il Problema carcerario e per possibili riforme,
che la occupò tutta la vita.
Si interessò a ogni tipo di prigione, in Inghilterra e in vari Paesi d'Europa.
Studiò, conobbe o collaborò con vari Riformatori: da C. Beccaria a J. Howard...
Anche nel suo caso va ricordato che l'impegno nasceva da una forte vocazione
religiosa, e può essere ben compreso leggendo questa sua nota dopo
una visita ad un cercere femminile nel 1827 :
"Molto dipende dallo spirito con cui una visitatrice intraprende il suo lavoro.
Deve essere uno spirito non di giudizio, ma di misericordia.
Non deve dire nel suo cuore
'Io sono più santa di te', ma deve piuttosto avere perpetua rimembranza del
fatto che tutti hanno peccato e sono venuti meno rispetto alla gloria di Dio."
Joseph Lancaster (1778-1838)
Divenuto quacchero, dopo avere abbandonato
il progetto di essere un pastore calvinista, nel 1789 cominciò
ad insegnare a bambini poveri in una sua stanza.
Non avendo denaro per pagare dei collaboratori,
concepì un metodo di insegnamento reciproco fra gli alunni.
Il più bravo in ogni materia insegnava agli altri, e così
un solo maestro poteva curare varie classi contemporaneamente.
Da quì nacque il Metodo Lancasteriano del Mutuo Insegnamento (Mutual Teaching),
che nel 1803 fece conoscere con un opuscolo:
Improvements in Education ( miglioramenti nell' educazione ).
Una organizzazione per l' educazione dei figli dei poveri,
The Royal Lancasterian
e poi la British and Foreign Schools Society, sostenuta dall'infaticabile
filantropo William Allen (1770-1843) portarono avanti il suo metodo.
Esso si diffuse in vari Paesi d'Europa, fra cui l'Italia, e durò fino al 1870.
Malgrado alcuni limiti, il metodo contribuì, assieme ad uno simile del
Rev. Andrew Bell, anglicano,
alla acculturazione di vasti strati di giovani e giovanissimi.
A ) Un esempio del '600:
Questo metodo saggio di intervento prima o durante un conflitto fra due
forze avverse, con rappresentanti delle due parti, o al disopra delle parti,
accettati da entrambi per dirimere una questione spinosa senza
spargimento di sangue, fu proposto da una delegazione
Quacchera del Rhode Island nel 1675 ad una delegazione
capeggiata dal Roi Philippe (capo indiano dei Wampanogas).
C' era in atto una Guerra tra gli Indiani e gli Inglesi.
I Quaccheri, pur rispettati e onorati dai primi, non riuscirono a convincere
questi a fidarsi degli Inglesi, e la guerra riprese più violenta che mai.
Passerà molto tempo prima che Stati o organismi internazionali
riescano ad attuare questo metodo di pacificazione.
M ) I Quaccheri, in varie situazioni dall''800 ad oggi, hanno svolto
un'opera di mediazione in situazioni ad alto rischio, in tutti i Continenti.
(v. Missioni Q in M.O., dall'Impero Ottomano alla Palestina.)
I Guerra Mondiale (1915-1918) Primo Dopoguerra: Germania - Italia - Francia ... Guerra Civile Spagnola (1936-1938) Opera quacchera di assistenza a bambini affamati e civili feriti.
Seconda Guerra Mondiale (1939-!945) Secondo Dopoguerra: Germania - Italia - Francia ...
dall' educazione alla mediazione, ieri e oggi Esempi:
Carceri
Manicomi
Scuola, Educazione
Tortura
Pena di Morte
Federazione fra Nazioni
Presenza come ONG in Organismi internazionali (v. ONU)
Giustizia
Interventi presso Potenti
Attività ireniche interne al mondo religioso, cristiano e non ( sviluppare )
Ecumenismo (JPIC:Justice,Peace,Integrity of Creation; Ch. Peace)
Historical Peace Churches: Q - Mennoniti - Fratelli
Organizzazioni Quacchere per attività socio-religiose ( da completare ) FAU (+ Refugee Work) - AFSC - QPS - QUNO - EMES - IRU - QCEA - FSC (ora parte del QPS) - FWCC - *Varie Premio Nobel per la Pace, 1947, per i loro grandi servigi all' Umanità, conferito a : American Friends Service Committee e britannico Friends Service Council. * Nota: Nel campo religioso, a livello normale, c'è chi si interessa di aspetti spirituali e chi si occupa di problemi materiali. Ma in molti casi, almeno nel Quaccherismo, ad un più alto grado di spiritualità corrisponde un massimo impegno per i problemi della società.
Per eventuali citazioni e commenti approfonditi, vedi:
Aspetti Spirituali della Vita di G. Fox giovane
Il Signore del Silenzio
Chi sono i Quaccheri
(del sottoscritto, o scrivi a e-mail: [email protected])
Davide Melodia